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Le affinità elettive


Le affinità elettive

 tratto dal romanzo di Johann Wolfgang  Goethe

 Drammaturgia e regia

ILARIA TESTONI

 con

MAURO MANDOLINI Edoardo
ANNALISA BIANCOFIORE Carlotta
VITTORIO VANNUTELLI Il Capitano
GIULIA ADAMI  Ottilia
MUSICHE GIOVANNI ZAPPALORTO
SCENE BRUNO VITALE 
COSTUMI MANOLA ROTUNNO
MOVIMENTI COREOGRAFICI ILARIA AMALDI
LUCI ALBERTO BIONDI          

Edizione anno 2007

Scene   BRUNO VITALE Costumi MICOL JOANKA MEDDA
Luci GIANNI GRASSO Musiche FERDINANDO NICCI

 

MARCO BLANCHI Edoardo
CLAUDIA MEI PASTORELLI Carlotta
MARCO PAPARELLA Il Capitano
CRISTINA GIANNATTASIO Ottilia

“Ci sono cose che il destino persegue con ostinazione. E’ inutile che la ragione e la virtù cerchino di sbarrargli il cammino, bisogna che accada ciò che per lui è giusto e che a noi non sembra giusto; e possiamo comportarci come vogliamo, alla fine è lui che vince” (Johann Wolfgang Goethe)

Una rigorosa partita a quattro, giocata sulle corde del cuore e dell’anima, in cui è facile cadere.

Lo spettacolo racconta il comportamento di quattro diverse anime alle prese con la passione – o con l’Amore? – e l’improvviso sfaldamento di una coppia al sopraggiungere di due elementi esterni.

Al centro di ogni cosa, c’è l’Uomo, un uomo dominato da sensazioni, attrazioni, da un cuore sempre alla ricerca di qualcosa – cosa? – e da una testa che non può fare a meno di pensare. E’ l’uomo di oggi che con le sue azioni determina le sue scelte, ma che ancora non ha il coraggio di accettare le conseguenze di tali scelte. C’è sempre il destino, da qualche parte, a cui lasciare la responsabilità…e la colpa.

Ma qual è lo spazio della felicità?

Al di là della ragione, esiste un’affinità chimica dei corpi, degli sguardi, delle menti, che per degli attimi sospesi nel tempo oscura ogni cosa.

Che accadrebbe se per quell’attimo sentito rinunciassimo a tutto ciò che abbiamo già costruito?

“Sentire è tutto” – dice l’insaziabile Faust.

Scegliere è importante.

Un grande classico delle letteratura di tutti i tempi, riportato nuovamente a teatro da “Le Perle di Novembre”.

In scena ci sono sentimenti e conflitti eterni a cui forse non si potrà mai dare  risposta.

L’amore, l’attrazione, la forza del desiderio e l’impulsività si contrappongono alla ragione e alla lungimiranza.

E’ meglio dare libero sfogo alla passione incuranti delle sue conseguenze oppure sacrificarla per altri valori quali l’affetto e la correttezza nei confronti del proprio partner o la tutela della propria famiglia.

Sono anche queste parte delle domande che affiorano nel dipanarsi di questa rigorosa partita a quattro dove i protagonisti sono attratti dalla chimica dell’attrazione e da una reciproca “affinità elettiva” che cercano di contrastare con la forza della ragione e della volontà.